2 Proprietari Conservata

Maserati Quattroporte 4.7 conservata. Immatricolate nel 1969 e nel 1970 il propulsore da 4,7L venne tolto di produzione.
E’ quindi stata realizzata in numero limitato, l’auto è conservata, appartenuta a 2 proprietari e attualmente ferma in box dal 1997.
Da quando è stata messa in vendita non è stato fatto nessun tentativo per metterla in moto, viene venduta nello stato di fatto.
Rinfrescata esteticamente negli anni, completa e originale
Visibile in provincia di Cuneo.
Consegna a domicilio.

Immatricolazione

10/1969

Chilometri

60.184 km

Alimentazione

Benzina

Cambio

Manuale

Cilindrata

4700

Potenza

210kw/290cv

Posti

5

Colore

Grigio

Ciao, sono Luca Sardone il Broker che si prende cura della vendita di questa macchina.

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Nata per produrre esclusivamente auto da corsa si afferma nel tempo come costruttrice di supercar ‘Made in Italy’. Nel 1914 i tre fratelli Maserati fondano a Bologna un’officina di elaborazione motori che, dopo qualche anno, sforna la prima auto con il simbolo del Tridente: la Tipo 26. Grandi successi sportivi con piloti d’eccezione come Juan Manuel Fangio. Negli anni a venire la consacrazione del marchio come simbolo mondiale di auto di prestigio.

La Maserati Tipo 107, meglio nota con il nome commerciale di Maserati Quattroporte, è una berlina sportiva prodotta dalla casa automobilistica italiana Maserati tra il 1963 e il 1970.

Agli inizi degli anni sessanta l’offerta di berline ad alte prestazioni era ridotta a pochissimi modelli prodotti da Lancia, Jaguar e Mercedes-Benz.

L’ottimismo derivante dalla forte ripresa economica lasciava supporre un rapido sviluppo per il mercato delle auto di lusso, anche confermato dalle sostenute vendite di “super sportive” che vedevano primeggiare le case italiane Ferrari e Maserati.

Sulla base di queste previsioni ed ispirata da un’idea del giornalista sportivo Gino Rancati, la dirigenza della Maserati, al tempo assunta dalla famiglia Orsi, decise di mettere in cantiere la costruzione di una berlina ad alte prestazioni e, novità assoluta, dalle caratteristiche particolarmente grintose, dando così vita al concetto di “berlina sportiva” che, nell’immediato futuro, avrebbe avuto grande seguito e successo

La vettura fu presentata al Salone dell’automobile di Torino nell’autunno del 1963, riscontrando uno strepitoso successo. La linea elegante, le imponenti dimensioni, le finiture lussuose, le soluzioni tecniche d’avanguardia e le notevoli prestazioni della Maserati Quattroporte ne fecero un subitaneo oggetto del desiderio per la classe sociale più abbiente.

Il successo colse impreparata la dirigenza Maserati che aveva dato corso al progetto “107” come operazione d’immagine e, prudentemente, aveva impostato la linea produttiva per costruire un solo esemplare al giorno.

Nonostante l’astronomico prezzo di 6.230.000 lire su strada, pari al costo di 13 Fiat 500, gli esponenti del jet set fecero a gara per accaparrarsi la vettura. Tra i politici, Ranieri di Monaco e l’Aga Khan, che ne acquistò addirittura due, ed il segretario del PCUS Leonid Breznev, cui venne donata dalla direzione del PCI, nel 1968.

La formula vincente nasce dalla fusione di concetti per certi versi antitetici: auto di rappresentanza da un lato, vettura granturismo dall’altro. La linea della Quattroporte è firmata da Pietro Frua, che parte da una 5000 GT realizzata per l’Agì Khan. Le dimensioni sono imponenti e colpisce, soprattutto, l’enorme superficie vetrata, che trasforma l’interno in un salotto panoramico. Caratteristica saliente sono i cristalli laterali bombati, con il comando elettrico Ducellier. L’equipaggiamento non è da meno con la selleria in pelle Connoly, condizionatore, autoradio Becker Mexico, volante regolabile assialmente e strumentazione completa da vera granturismo.

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